“Tommy e gli altri”, il primo docu-film italiano sul tema dell’autismo, è stato protagonista di un tour di proiezioni gratuite dedicate alle Scuole Secondarie di II grado. Al termine di ciascuna proiezione è si è tenuto un dibattito a cura dei rappresentanti dell’ANGSA.

Il tour, sostenuto dal MIUR con il contributo di Sky Italia, si è tenuto tra febbraio e marzo 2018 e ha coinvolto le città: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, L’Aquila, Latina, Milano, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Prato, Reggio Calabria, Roma, Torino e Udine.
Il film, scritto da Gianluca Nicoletti e interpretato dal giornalista insieme al figlio autistico Tommy, vede alla regia Massimiliano Sbrolla ed è stato interamente finanziato attraverso una raccolta fondi e crowdfunding promossa dalla Onlus Insettopia. www.tommyeglialtri.com

Il film mostra le vere storie di ragazzi neurodiversi e dei loro genitori, fratelli e delle persone che li assistono. Frutto del lavoro di una troupe di sei persone, “Tommy e gli Altri” conduce alla scoperta della parte meno nota dell’Autismo in Italia.

Il docu film nasce come strumento di informazione e riflessione.
È un film realistico e lo stile di racconto e la tecnica di ripresa e montaggio ne fanno un prodotto audiovisivo di grande impatto per un pubblico giovane. Il film è a volte amaro, a volte surreale e divertente: sempre lontano dal pietismo o dal modo poco scientifico con cui a volte questo tema è trattato.
Il rapporto spesso scanzonato tra i ragazzi della troupe, Tommy e altri ragazzi che vengono scovati nelle case in cui spesso sono amorevolmente segregati si presta a un’infinità di riflessioni sull’universo interiore che possono nascondere persone che all’apparenza hanno atteggiamenti e comportamenti diversi dalla norma.

La vera mission di “Tommy e gli altri” è quella di agire da “evento scatenante” di un vasto programma di sensibilizzazione all’integrazione e all’educazione alla legalità. Il film mostra la vita quotidiana di ragazzi con varie tipologie di disturbo autistico. Gli autistici, in particolare gli Asperger ad alto funzionamento quindi verbali, sono in percentuale le vittime più colpite in episodi di bullismo. Nel documentario emerge anche quanta sofferenza provi un ragazzo (e la sua famiglia) che è preso in giro perché non socializza, è impacciato o ha comportamenti atipici.

L’obiettivo del film è proporre un nuovo punto di vista in cui la diversità sia vissuta come valore contrastando gli atti di bullismo di cui spesso sono oggetto i neuroatipici. Il viaggio di Tommy cerca di spiegare ai ragazzi che reagire con violenza a ciò che semplicemente non si capisce e di cui forse si ha solo paura è un comportamento sciocco e, in gergo, veramente “da sfigati”.

Il mondo moderno si muove sulla forza della connessione: le connessioni più gratificanti non si stabiliscono con linguaggi ottusi, ma con la capacità di mettersi in sintonia, e il più velocemente possibile, con gli altri. Per farlo, occorre allenamento e non si diventa abili a connettersi se non si arriva a riconoscere e comprendere anche chi è molto diverso da noi. Il neurodiverso è un ottimo personal trainer in questo scenario perché ci abitua a riconoscere e a gestire la differenza attraverso le sue difficoltà nelle relazioni.

Chi si abitua a relazionarsi serenamente con i ragazzi neuroatipici sarà anche capace di capire ed essere capito in quelle occasioni in cui il rapporto con gli altri può apparire “difficile”.
Sul piano sociale, in questo modo si creano le basi per un’educazione alla convivenza e alla legalità non come regole imposte dall’alto, da seguire per evitare sanzioni o punizioni, ma come una naturale propensione all’accoglienza del diverso. Il riconoscimento del “diritto di esistere” di ragazzi diversi dalla maggior parte degli studenti che parteciperanno al progetto sarà un’importante palestra di educazione alla responsabilità.

Le scuole hanno ricevuto un kit didattico “Cervelli Ribelli” – realizzato con il sostegno del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e grazie alla collaborazione tra Insettopia e Scuola Channel – per favorire l’interazione con gli studenti sul tema della neurodiversità e, in generale, sull’educazione al rispetto, sulla lotta al bullismo e sulla valorizzazione della diversità.

Il film è a volte amaro e a volte surreale e divertente

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